• Quando si evidenziano segnali di ritardo nello sviluppo del linguaggio (bilinguismo, sordità?)
  • Quando si presentano difficoltà di eloquio (balbuzie?)
  • Quando i compiti diventano un “dramma” familiare (DSA?)
  • Lettura lenta e/o scorretta
  • Errori ortografici e grafia poco fluente
  • Difficoltà di attenzione e memoria
  • Difficoltà nello studio a casa
  • Difficoltà a ricordare nomi, date, formule, tabelline
  • Difficoltà a leggere l’ora e ricordare giorni della settimana, mesi dell’anno
  • Difficoltà nel calcolo scritto e nei problemi
  • Difficoltà di linguaggio
  • Quando l’articolazione e la pronuncia risultano imperfette (deglutizione atipica?)
  • Alterazione nell’atto di deglutire che si manifesta già in età infantile e richiede un intervento tempestivo che coinvolge più figure professionali per evitare gravi ripercussioni in età adulta. Allungati i tempi di transito del cibo, contrazioni muscolari improprie, scorretta spinta linguale.
  • L’atto deglutitorio si evolve in rapporto al passaggio dalla fase neonatale ad uno stadio misto per diventare adulta verso i 3 anni di età.
  • Quando dopo un primo esordio il linguaggio si blocca (autismo?)
  • Quando le difficoltà investono età delicate come l’adolescenza o colpiscono le fragilità dell’adulto o dell’anziano tanto da rendere difficile la comunicazione.

Anche in  questi casi la precocità di intervento è fondamentale ed è essenziale per il buon esito della terapia che si instauri fin da subito un rapporto di fiducia e di collaborazione con il terapista, valutando un eventuale intervento psicologico a sostegno del paziente.