L’adolescenza, è un periodo molto complicato della crescita di un essere umano.
E’ il momento in cui costruisce la sua identità ed in cui l’immagine mentale e corporea viene ridefinita.
La scuola secondaria richiede ai ragazzi una partecipazione diversa e più attiva rispetto ai processi di astrazione e di ragionamento deduttivo. Viene inoltre richiesto di essere più presenti all’interno delle lezioni che prevedono capacità dialettiche e l’uso di termini adeguati.
Per questo motivo se il ragazzo/a presenta un disturbo del linguaggio o dell’apprendimento è possibile che lo viva con maggior disagio e frustrazione.
Qui di seguito riportiamo un breve elenco dei disturbi più comuni che sono normalmente trattati nel nostro studio.

Squilibrio Muscolare Orofacciale (SMOF)

Lo squilibrio muscolare orofacciale (SMOF) – alterazione delle strutture del distretto bucco – facciale causato da fattori organici o funzionali quali:

  • Cerebrolesioni (Paralisi Cerebrali Infantili, Sindrome di Down, Trauma Cranico)
  • Patologie otorino-laringoiatriche (adenoidi ipetrofiche) o di natura allergologica (rinite allergica, asma)
  • Mancato passaggio da uno schema deglutitorio infantile a quello adulto
  • Malocclusioni dentali di tipo scheletrico o funzionale
  • Frenulo linguale corto
  • Vizi orali: ciuccio, biberon, onicofagia, succhiamento del pollice, ecc..
  • Abitudini alimentari inadeguate (non assunzione di cibi di consistenza solida)
  • Traumi
  • Malformazioni congenite (labiopalatoschisi)
  • Interventi chirurgici del distretto bucco-facciale
  • Cause genetiche

Le cause appena elencate possono portare all’alterazione di una o più funzioni orali:

  • Deglutizione atipica (occlusione dentale alterata, posizione linguale alterata, alterazione della masticazione, alterazione nell’articolazione di alcuni suoni s-z)
  • Respirazione orale (presenza eccessiva di muco nasale)
  • Bruxismo e serramento dentale
  • Disfunzione dell’articolazione temporo-mandibolare
  • Alterazioni posturali a carico della colonna vertebrale

Aprassia

L’aprassia è un disturbo neuropsicologico che si manifesta nel soggetto (adulto e bambino) con l’incapacità di compiere gesti finalizzati e coordinati in assenza di disturbi motori o sensitivi. È l’incapacità di usare correttamente gli oggetti.

Nello specifico è possibile distinguere:

  • Aprassia Costruttiva: Il soggetto non è più in grado di riprodurre ed elaborare figure bi e tridimensionali con incapacità di disporre nello spazio i diversi elementi che compongono un oggetto.
  • Aprassia Ideativa: il soggetto non risulta capace di rappresentare mentalmente il gesto e la sequenza di azioni corrette per realizzarlo.
  • Aprassia Ideomotoria: Il soggetto non è in grado, una volta recuperata l’immagine mentale del movimento da fare, di organizzare la corretta sequenza motoria per eseguire il movimento.
  • Aprassia Bucco-Facciale: Il soggetto non è in grado di compiere dei movimenti volontari a livello del sistema faringo – bucco – facciale con conseguente difficoltà a realizzare, sia su richiesta verbale che su imitazione, gesti quali: fischiare, mandare un bacio, gonfiare le guance, ecc.